Google Search Console prepara i propri utenti alla metrica INP (Core Web Vitals) introducendo un nuovo rapporto. È un’opportunità da sfruttare al meglio per trovarsi pronti alla nuova, importante, valutazione operata dal motore di ricerca sui siti a partire dal prossimo anno.
Cos’è il rapporto INP?
Si potrebbe, quasi, definire un’azione didattica quella di Google Search Console, che ha inserito all’interno del proprio servizio, un rapporto che consente già di comprendere il funzionamento di INP (Interaction to Next Paint) sulle pagine web.
Da marzo 2024, infatti, questa nuova metrica sarà inserita in pianta stabile nel programma diventando il criterio con cui Google esaminerà la reattività di una pagina ai feedback dei visitatori.
Osservato speciale sarà, soprattutto, il tempo impiegato per rispondere ai click e tutte le interazioni sulla tastiera dell’utenza per l’intera durata della visita.
Al termine dell’analisi, INP emetterà un valore che rappresenta la più lunga interazione misurata. Un buon intervallo sta sotto i 200 ms.
Il nuovo Core Web Vitals (INP), che impiega i dati dell’API Event Timing, sostituirà l’attuale sistema FID (First Input Delay).
Per gli amministratori dei siti internet, questa mossa di Google rappresenta un valido banco di prova per prepararsi al cambiamento con sufficiente anticipo.