Google sta aggiornando i suoi fattori di ranking

Google sta aggiornando i suoi fattori di ranking

Come molti di voi avranno già notato, nelle sezioni “Esperienze sulle pagine” ed “Usabilità mobile” di Google Search Console, sono stati caricati, in bella vista, due nuovi annunci. Nel primo caso, “Avviso: il report Esperienza sulle pagine verrà modificato nei prossimi mesi”, mentre, nel secondo, “Avviso: il report Usabilità mobile verrà presto ritirato”. Insomma, è piuttosto chiaro che i fattori di ranking di Google, che, come sappiamo, influenzano il posizionamento dei contenuti sul web, stiano andando incontro a profondi cambiamenti.

Come cambia la lista dei fattori di ranking di Google

Google ha aggiornato la sua documentazione sui fattori di ranking certificati, rimuovendone addirittura quattro, tra cui oltre al ben noto “Page Experience Ranking Factor”, che tanto aveva fatto parlare di sé in quanto molti professionisti del marketing ne avevano messo in dubbio la rilevanza, anche il “Mobile-friendly Ranking Factor”, il “Page Speed Ranking Factor” e il “Secure Sites Ranking Factor”.

Il Page Experience Ranking Factor, che, come già sappiamo, è rappresentato da un insieme di indicatori per misurare il modo in cui gli utenti interagiscono con una pagina web, venne introdotto per valorizzare maggiormente l’esperienza complessiva dell’utente. Tra questi indicatori, erano (ma, come vedremo fra poco, sono ancora) compresi anche i Core Web Signals, ovvero, le metriche che misurano l’esperienza utente in termini di caricamento (Largest Contentful Paint), interattività (First Input Delay) e stabilità visiva (Cumulative Layout Shift) della pagina visitata.

Google prova a fare un po’ di chiarezza

Con un annuncio pubblicato sul suo blog, Google ha dichiarato che, nei prossimi mesi, il rapporto “Esperienze sulle pagine” di Google Search Console si trasformerà in una nuova pagina, che rappresenterà, tramite una dashboard, i singoli Core Web Vitals e l’HTTPS Ranking Factor.

Inoltre, a partire dal 1° dicembre 2023, verrà dismesso anche il rapporto “Usabilità mobile” di Google Search Console, lo strumento per testare l’ottimizzazione del proprie pagine web sui dispostivi mobili, sebbene Google abbia chiaramente specificato che l’usabilità mobile resterà un fattore di ranking fondamentale. Semplicemente, verranno introdotte nuove funzionalità per valutarla, come, ad esempio, il tool Lighthouse di Chrome.

Sembrerebbe tutto piuttosto chiaro se non fosse che, andando a spulciare le FAQ allegate all’annuncio, alla domanda se i Core Web Vitals, il Mobile-friendly e l’HTTPS debbano ancora essere considerati dei fattori di ranking, la risposta di Google è quantomeno enigmatica:

“Sebbene non tutti questi fattori possano essere direttamente utilizzati per influenzare il posizionamento di una pagina web, riteniamo che siano in linea con le nostre linee guida e che meritino attenzione”.

Tornando al tanto chiacchierato “Page Experience Ranking Factor”, alla domanda se l’esperienza sulle pagine debba ancora essere considerato un fattore di ranking rilevante in termini di posizionamento dei propri contenuti sul web, la risposta di Google è, stavolta, addirittura allarmante:

Sebbene avere un’ottima Page Experience possa senz’altro contribuire, Google Search cerca sempre di mostrare i contenuti più pertinenti, anche se l’esperienza sulla pagina è scadente”.

Conclusioni

Insomma, sebbene fosse già chiaro che la SEO (Search Engine Optimization) non è propriamente una scienza esatta, queste novità stanno mettendo in allarme molti specialisti, soprattutto quelli che (a questo punto, esagerando) avevano fatto leva in maniera particolare sulla Page Experience per influenzare il posizionamento dei propri contenuti sul web.

Pur essendo ben poco chiare le delucidazioni di Google (volutamente?), è molto più opportuno leggere tra le righe di questi annunci, ridimensionando alcuni tecnicismi e tornando a concentrarsi prioritariamente sulla qualità dei contenuti prodotti.


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