Oggi Move Forward compie 2 anni, e per prima cosa, penso sia giusto celebrare con un bel Tanti Auguri A Noi.
Ma il progetto di Move Forward, viene da lontano, ben prima dei social, ben prima della mia laurea, indietro di 20 anni praticamente.
Viene da un piccolo gruppo, diventata associazione, che nei primi anni 2000 cercava di convincere l’Italia che Internet era un’opportunitá di crescita economica, non un gioco per bambini; eravamo l’Associazione Anti Digital Divide, ci guidava il profondo desiderio di abbattere il divario digitale, tecnologico e culturale.
Credo sia stato quello il momento in cui ho iniziato a sviluppare quell’intimo bisogno di comprendere le necessitá delle persone per cercare di aiutarle a raggiungere i loro scopi.
Lo stesso bisogno che mi ha portato poi nel mondo professionale, da ingegnere informatico, ad impegnarmi a comprendere le dinamiche del mondo del marketing, dell’advertising, della UX, fino a quelle psicologiche e sociali, quando ho avuto la possibilitá di diventare team leader.
Se posso vantarmi di un piccolo pregio, negli anni, penso sia quello di aver sempre cercato di impegnarmi nel comprendere la reale necessitá di coloro che mi chiedevano supporto, e questo mi ha permesso di crescere, prima come ingegnere, poi come manager, approfondendo le dinamiche di business e commerciali.
Cosí quando poi ho deciso che era ora di provare, ancora, qualcosa di nuovo, fondando una societá, il nome Move Forward é venuto quasi istantaneo.
Adoro il concetto che esprime, uno sguardo al futuro, all’innovazione, al progresso; ma non un semplice andare avanti, perché andare avanti lo si puó fare anche da soli; Move ha un senso piú profondo, perché per me indica uno sforzo comune, un desiderio condiviso di migliorare, di arrivare oltre, insieme.
In questi due anni uno dei temi fondamentali é stato cercare di spiegare cosa significasse essere una Digital Business Agency.
Era importante per noi far capire alle persone che il realizzare per loro un sito, o una app mobile o una campagna marketing, non era l’obiettivo, ma uno strumento con cui permettere loro di essere vincenti nel loro business.
E cosí, dopo due anni in cui anche dei cari amici mi scrivevano di tanto in tanto su Instagram dicendo – “Io non ho ancora capito cosa fai” – finalmente abbiamo cercato di spiegare cosa facciamo.
Anche se ad onor del vero, il piú grande riconoscimento del lavoro fatto in questi due anni é quello di esserci sentiti dire – “io vi ho contattato perché potete consigliarmi anche su come far crescere il mio business” – significa che il messaggio di chi siamo e cosa facciamo, finalmente, sta iniziando ad arrivare, e di questo, ne siamo orgogliosi.
Cosí come siamo orgogliosi di aver finalmente iniziato a ridare qualcosa anche al nostro pianeta.
La partnership con Treedom per la nostra foresta, Wood Forward é un piccolo passo per noi, verso un percorso di condivisione di responsabilitá e miglioramento ambientale.
Non esiste progresso reale se non possiamo crescere rispettando il pianeta in cui viviamo, perché per ora, é l’unico che abbiamo e ci resteremo ancora per un bel po’.
Ma questi due anni sono stati anche un modo per raccogliere tanti feedback, perché se é vero che cerchiamo sempre di studiare la soluzione adatta a ciascun cliente; é anche vero che abbiamo potuto sperimentare tante possibilitá diverse, possibilitá che nel corso del 2023 diventeranno il seme di quelle che rinomineremo le nostre ‘Soluzioni’, un parco di opzioni che abbiamo potuto definire in questi mesi per adattarsi alle necessitá dei nostri clienti, non tradire mai la nostra natura da consulenti.
Infatti, in tutte le nostre ‘Soluzioni’ sará presente il nostro approccio basato sull’analisi, sulle metriche, sui test e i raffinamenti, con l’obiettivo di dare anche a tutti la qualitá di un servizio di livello consulenziale.
Il 2023 si presenta come un anno impegnativo, su tanti fronti, incerto nel quadro internazionale; ma per quanto possibile, noi continueremo a fare la nostra parte, cercando di crescere come azienda e far crescere i business che si affideranno a noi.
Mauro