- Misurare le performance di un sito web: KPI quantitativi o qualitativi
- Quali sono gli strumenti per misurare le performance di un sito web
- Perché misurare le performance di un sito web
- Quali sono i principali KPI per misurare le performance di un sito web
Misurare le performance di un sito web: KPI quantitativi o qualitativi
Prima di scoprire quali sono i principali KPI per misurare le performance di un sito web e, soprattutto, perché è importante monitorarli, è utile fare una distinzione di massima, in base alla quale gli indicatori chiave di performance (Key Performance Indicators) si possono potenzialmente suddividere in due grandi categorie, KPI quantitativi o qualitativi, a seconda se vengano utilizzati per tenere sotto controllo e, quindi, analizzare i “numeri” delle prestazioni di un sito web oppure la “soddisfazione” del proprio target di riferimento nei confronti del prodotto o servizio che, proprio attraverso questo specifico touchpoint, si vuole valorizzare e promuovere.
Perché, fondamentalmente, si tratta proprio di questo: il sito web di una azienda non è altro che uno, se non, il più importante punto di contatto fra un business e i propri clienti, potenziali o già acquisiti. Una sorta di vetrina in cui rappresentare ed attraverso cui veicolare il messaggio promozionale su cui si fonda la propria specifica offerta commerciale.
Quali sono gli strumenti per misurare le performance di un sito web
Nel caso dei KPI qualitativi, i dati vengono raccolti mediante la somministrazione di un questionario o sondaggio di opinione, che, a sua volta, può essere, transazionale (Transactional Surveys) o relazionale (Relationship Surveys), a seconda se venga somministrato ai clienti immediatamente dopo aver completato un’interazione con una azienda oppure a cadenza periodica, per chiedere ai clienti di considerare la propria esperienza complessiva, ossia non necessariamente condizionata dalla singola interazione.
Per quanto riguarda, invece, i KPI quantitativi, il migliore strumento di misurazione è, senz’altro, rappresentato da Google Analytics, il popolarissimo tool per il monitoraggio delle performance di un sito web sviluppato da Google. Questo servizio consente ai gestori di attività online di tenere sempre sotto controllo e, quindi, di tracciare e quantificare, il comportamento degli utenti del proprio sito web attraverso la misurazione, come vedremo più avanti, di specifiche metriche.
Perché misurare le performance di un sito web
Sebbene, per misurare l’efficacia di una strategia di Digital Marketing, esistano diversi KPI indipendenti dal canale di contatto, quali, ad esempio il Customer Acquisition Cost oppure il Customer Lifetime Value, e si faccia comunemente riferimento alle “leve decisionali” del Marketing Mix per declinarli sui propri specifici obiettivi di business, nel caso di un sito web, è fondamentale analizzare costantemente anche il comportamento dei propri utenti, tenendo sotto controllo una serie di indicatori quantitativi specifici per questo touchpoint.
La capacità di attrarre e coinvolgere utenti in target sul proprio sito web attraverso una serie di attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento dei suoi contenuti (SEO) sulla pagina dei risultati del motore di ricerca (SERP), è, infatti, alla base di ogni strategia di Digital Marketing che si rispetti.
Quali sono i principali KPI per misurare le performance di un sito web
Vediamo, ora, più nel dettaglio, quali sono i principali KPI di un sito web, da misurare ed analizzare quotidianamente avvalendosi di Google Analytics 4.
Visualizzazioni di pagina
Le “Visualizzazioni di pagina” (o, semplicemente “Visualizzazioni”) di un sito web rappresentano una metrica di grande importanza, in quanto fornisce informazioni, generali ma pur sempre indispensabili, sul numero totale di pagine e schermate visualizzate dagli utenti. È importante tenere sempre a mente che questo indicatore conteggia tutte le visualizzazioni di una singola pagina o schermata, ovvero anche quelle ripetute più volte.
Utenti
“Utenti” è, senz’altro, una delle metriche più importanti in assoluto per tenere sotto controllo l’andamento della propria strategia. Indica il numero totale di utenti unici che hanno registrato un evento sul sito web in un dato periodo di tempo, come, ad esempio, page_view, user_engagement, session_start, scroll, first_visit o click.
Nuovi utenti
“Nuovi utenti” è una metrica molto significativa per quantificare l’appetibilità dei contenuti pubblicati per nuove fasce di pubblico, acquisite attraverso diverse fonti di traffico. In particolare, indica il numero di utenti che hanno interagito per la prima volta con il proprio sito web. In altre parole, questo indicatore viene misurato in base al numero di nuovi ID utente unici che hanno registrato l’evento first_open o first_visit.
Utenti attivi
Per chi ancora non lo sapesse “Utenti attivi”, a partire dal 1 luglio 2023, è diventata la metrica utente principale in GA4. In pratica, rappresenta il numero di utenti distinti che hanno visitato un sito web, interagendo con esso mediante una sessione con coinvolgimento oppure registrando su di esso un evento first_open o first_visit.
Visualizzazioni per utente
Per analizzare il comportamento complessivo degli utenti (ad esempio, in un mese) senza prendere in considerazione gli specifici contenuti pubblicati, può essere utile monitorare le “Visualizzazioni per utente”. Questa metrica indica il numero medio di pagine o schermate visualizzate dagli utenti in un dato periodo di tempo.
Durata media del coinvolgimento
La “Durata media del coinvolgimento” indica il tempo medio che un utente trascorre su una pagina web attiva. In particolare, per un utente che giunge su una determinata pagina, l’evento user_engagement riassumerà la durata del coinvolgimento fra il caricamento della pagina successiva (“passa alla pagina successiva”) e l’uscita dal sito web.
Conteggio eventi
A differenza di Universal Analytics, gli eventi in GA4 non sono associati ad una specifica “Categoria”, “Azione” o “Etichetta”. Ogni azione o interazione con un sito web corrisponde ad un evento. Questo significa che ogni nome evento non è necessariamente univoco. In pratica, è consigliabile utilizzare più volte lo stesso nome evento, differenziandolo, solo a posteriori, in funzione dei parametri raccolti.
Sessioni
Le “Sessioni” indicano il periodo di tempo in cui un utente interagisce attivamente con un sito web. Una sessione termina dopo un periodo di inattività superiore a 30 minuti. In pratica, se un utente dovesse tornare a vistare un sito web dopo il suddetto time-out, verrebbe avviata una nuova sessione. A differenza di Universal Analytics, le sessioni non vengono riavviate né allo scoccare della mezzanotte, né quando vengono rilevati nuovi parametri di una campagna.
Frequenza di rimbalzo
La “Frequenza di rimbalzo” è una metrica fondamentale per valutare la qualità dei contenuti pubblicati e, soprattutto, e la loro relativa adeguatezza rispetto al proprio target di riferimento. Rappresenta la percentuale di sessioni senza coinvolgimento. In pratica, la frequenza di rimbalzo è inversamente proporzionale al “Tasso di coinvolgimento” degli utenti.
Conversioni
Le “Conversioni” indicano il numero di volte in cui gli utenti hanno attivato un evento di conversione. Per fare in modo che una determinata azione dell’utente (come, ad esempio, il click su un pulsante, o la compilazione di un form) sia considerata una conversione, è necessario, però, specificare un relativo evento di conversione. È importante sottolineare che, a differenza di Universal Analytics, in GA4, verrà conteggiata ogni istanza dell’evento di conversione, anche se lo stesso evento di conversione dovesse essere registrato più volte durante la stessa sessione.
Ricavi medi per utente (ARPU)
I “Ricavi medi per utente (ARPU)” rappresentano le entrate totali generate in media da ogni utente attivo, indipendentemente dal fatto che abbia effettuato un acquisto o meno. Nel caso in cui si volessero considerare solo gli utenti che hanno effettivamente effettuato un acquisto, si parla, più propriamente, di “Ricavi medi per utente pagante (ARPPU)”.
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