In tema di Intelligenza Artificiale (IA), l’evoluzione informatica segna un’altra freccia al proprio arco grazie ad OpenAI. L’azienda americana sta, infatti, lanciando un tool in grado di distinguere il testo scritto da una macchina rispetto a quello di un essere umano.
IA: ecco il nuovo classificatore di testi artificiali
OpenAI è in continuo fermento sull’Intelligenza Artificiale (IA). L’ultima tecnologia messa a punto dall’organizzazione fondata da Sam Altman e Elon Musk è un classificatore capace di capire se legge parole inviate da un dispositivo oppure da una persona. Si tratta di un modello linguistico creato sulla base di coppie di testi scritti dall’uomo e da un computer su uno stesso argomento. Secondo OpenAI, questo nuovo tool aumenta la propria resa in modo direttamente proporzionale al numero delle parole che gli vengono sottoposte.
Rappresenta uno step in avanti rispetto al modello precedente ma non garantisce ancora una completa affidabilità. In particolare, come accennato, non è molto attendibile sui testi contenenti meno di 1000 caratteri. Inoltre, funziona bene solo con i testi in lingua inglese e gli scritti piuttosto prevedibili potrebbero non essere identificati chiaramente. Tutti punti critici che saranno oggetto di analisi per migliorare il prodotto successivo.