Anche in ambito SEO, l’Intelligenza Artificiale sta facendo passi da gigante, offrendo una grossa mano ai professionisti del settore, ai fini di una migliore indicizzazione delle loro pagine web sui motori di ricerca. A tal proposito, Semrush ha sfornato ContentShake, un nuovo strumento di elaborazione dei contenuti davvero molto efficace, ovviamente, alimentato dall’AI.
SEO alla massima potenza con ContentShake di Semrush. Come funziona?
La mutua interazione tra SEO ed Intelligenza Artificiale si rafforza con la diffusione di software che ne sfruttano appieno le risorse. È il caso di ContentShake, il nuovo tool di Semrush, che fornisce un supporto molto valido per la creazione di contenuti mirati in ottica posizionamento sul web.
Le sue principali caratteristiche sono fondamentalmente tre:
- Ricerca di contenuti attraenti;
- Elaborazione più rapida rispetto a quanto è stato possibile finora;
- Ottimizzazione dell’intero processo.
Il tutto è gestito, in ogni passaggio, dall’AI Generativa, sulla base delle specifiche istruzioni impartite.
Per completare il primo step del processo, è sufficiente inserire topic o keyword relativi all’attività di pertinenza. Così facendo, si attiva l’automatismo di ContentShake, che, sulla base di questi elementi, stila una lista di suggerimenti utili da cui prendere spunto per selezionare il contenuto più adatto alle proprie esigenze.
Il secondo passaggio prevede l’utilizzo della funzione “Componi con AI“, che propone la struttura base dell’articolo con tanto di titoli, parole chiave e quant’altro, da personalizzare successivamente in funzione dei propri obiettivi.
Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale è piuttosto incisivo anche nella terza e ultima fase, ovvero, quella dell’ottimizzazione.
Si tratta di un passaggio cruciale per valorizzare al massimo i contenuti pubblicati sul web in modo da posizionarli in ottica SERP. Mai come in questo caso, l’ormai attualissima espressione “essere sempre sul pezzo” si rivela azzeccata.
L’uso di ContentShake migliora l’esperienza di lettura, a tutto vantaggio del traffico organico, grazie alla funzione “Ottimizzazione”, che valuta i contenuti inseriti sulla base di tre fattori: Leggibilità, SEO e Tone of Voice. I suggerimenti di Semrush saranno particolarmente preziosi per modificare e migliorare il testo prodotto.
SEO e Intelligenza Artificiale: gli scenari presenti e futuri
Con il suo ContentShake, Semrush non è stata la prima e non sarà, neppure, l’ultima a servirsene diffusamente. L’efficacia di una strategia SEO è, infatti, profondamente influenzata dalla potenza crescente dell’Intelligenza Artificiale. E ciò vale, sia in fase di ricerca da parte dell’utente, che in quella di produzione dei migliori contenuti da parte degli addetti ai lavori.
Con riferimento al re dei motori di ricerca, Google, il raggiungimento del miglior posizionamento dipende, in massima parte, da quanto ci si uniformi al “paradigma EEAT”, stabilito dal colosso di Mountain View, che, come sappiamo, si traduce in esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità.
Nell’attività quotidiana degli operatori del settore, risulta evidente l’importanza di stabilire una liaison tra l’intuizione umana e il contributo della macchina. Un’ulteriore e tangibile conferma, questa, di quanto sta emergendo dal progresso dell’automazione.
La produzione del miglior contenuto, quindi, è sempre un lavoro sinergico fra i suggerimenti forniti dall’AI e l’applicazione di creatività, studio, competenza e controllo da parte dei professionisti del settore. Un lavoro qualitativamente completo, che dia i frutti sperati in termini di posizionamento SERP, implica, senz’altro, questa azione combinata e costante.