- Cos’è il Native Advertising
- Native Advertising: forma e sostanza
- Native Advertising: piattaforme chiuse o aperte
- Le 7 migliori piattaforme per il Native Advertising
Cos’è il Native Advertising
Se ci venisse richiesto di stilare una lista delle strategie pubblicitarie maggiormente impattate dai più recenti progressi tecnologici in ambito Digital Marketing, non potremmo esimerci dall’annoverare anche il Native Advertising fra i suoi possibili candidati
Il Native Advertising, altresì conosciuto come “Contenuto Sponsorizzato”, si differenzia radicalmente dal tradizionale Paid Advertising, in quanto, rispetto a quest’ultimo, persegue i suoi obiettivi (promuovere un bene o un servizio) in maniera, senz’altro, più efficace e raffinata, operando nel pieno rispetto, non solo delle esigenze di business dell’azienda committente (ci mancherebbe!) ma, anche e soprattutto, di quelle del consumatore finale.
Il valore aggiunto del Native Advertising rispetto alle altre forme di pubblicità online (come, ad esempio, il Display Advertising), è infatti rappresentato, soprattutto, dalla sua intrinseca capacità di essere “nativo”, ovvero del tutto coerente – in termini di forma, funzione e stile – con il resto dei contenuti pubblicati sulla piattaforma o sito web in cui appare.
Native Advertising: forma e sostanza
In virtù della sua peculiare capacità di essere declinato sotto diverse forme, il Native Advertising ha potenzialità quasi infinite. A condizione, però, che il messaggio (“Headline”) sia veicolato correttamente, attraverso un uso calibrato ed, ovviamente, “centrato” di strumenti promozionali, a volte, molto diversi l’uno dall’altro, come i video, le immagini, i contenuti redazionali oppure audio. E’, quindi, piuttosto rilevante analizzare attentamente il target di riferimento a cui ci si vuole rivolgere, approfondendo, non solo le sue specifiche esigenze ed abitudini di acquisto, ma anche e soprattutto, le sue preferenze in termini di fruizione dei contenuti online.
Per non parlare, poi, dell’importanza di convertire tutti questi visitatori (che cliccano su uno specifico contenuto) in potenziali clienti, creando landing page sempre fruibili ed interessanti. Insomma, per creare una strategia di Native Advertising realmente vincente, non basta certo creare interesse intorno ad uno specifico contenuto sponsorizzato ma è necessario, anche e soprattutto, prestare particolare attenzione alla fase successiva del funnel, attraverso la quale, si potrà finalizzare la vendita dei beni o servizi che si vogliono promuovere e, quindi, indirettamente, valutare l’efficacia complessiva della strategia di marketing che l’ha generata.
Native Advertising: piattaforme chiuse o aperte
Le piattaforme per il Native Advertising vengono, abitualmente, suddivise in due categorie, “Piattaforme Chiuse” o “Piattaforme Aperte”, a seconda se gli annunci siano visualizzati esclusivamente nello spazio web del brand che li ha creati oppure su più siti web (spesso con formati diversi), grazie all’intermediazione di un inserzionista. In quest’ultimo caso, gli annunci risiedono sempre al di fuori del sito web in cui viene visualizzato. Esempi classici di contenuti creati ad uso esclusivo di un brand, sono le storie sponsorizzate di Facebook oppure i ben noti tweet sponsorizzati di Twitter. Vediamo, ora, più nel dettaglio, quali sono, invece, le principali “Piattaforme Aperte” per il Native Advertising.
Le 7 migliori piattaforme per il Native Advertising
Taboola
Taboola è senz’altro una delle più importanti piattaforme di Native Advertising al mondo. Mette a disposizione dei suoi utenti un vasto network di publisher certificati, oltreché una serie quasi infinita di formati per creare i propri annunci personalizzati. È una soluzione (cloud-based) specificamente progettata per indirizzare il traffico, monetizzare i contenuti ed aumentare l’engagement dei consumatori.
Outbrain
Outbrain è una piattaforma basata sulle performance (il suo slogan è “paga solo per i click ricevuti”), utilizzata soprattutto dagli Affiliate Marketer per creare campagne pubblicitarie (“di affiliazione”, per l’appunto) di altissima qualità, grazie ad un selezionatissimo network di publisher. Anche Outbrain Amplify (questo è il nome del prodotto) offre una grande varietà di formati per creare i propri annunci personalizzati,
Revcontent
Revcontent è una piattaforma specializzata nella distribuzione di contenuti di alta qualità, facilmente adattabili alle specifiche esigenze degli utenti, senz’altro in grado di non comprometterne l’esperienza complessiva. È una soluzione progettata per supportare gli inserzionisti nel processo di interazione con il proprio pubblico in ciascuna fase del Marketing Funnel.
TripleLift
TripleLift è una piattaforma di Native Advertising specializzata in annunci visuali, come immagini e video, che si integrano alla perfezione con i contenuti delle pagine dei siti web. È una soluzione che supporta le aziende nei processi di creazione, distribuzione e misurazione delle prestazioni degli annunci pubblicitari, su una vasta gamma di siti web e piattaforme editoriali. Il suo slogan è “Il marketplace di TripleLift offre soluzioni pubblicitarie per ogni canale ed ogni obiettivo”.
Nativo
Nativo è una piattaforma che offre strumenti avanzati per la segmentazione dell’audience e il targeting degli annunci. È una soluzione in grado di supportare le aziende nel processo di monetizzazione degli annunci pubblicitari e nella gestione complessiva delle campagne promozionali. Il suo slogan è: “The Storytelling Platform: dove gli inserzionisti e gli editori distribuiscono contenuti brandizzati su larga scala, acquisendo più informazioni che altrove”.
AdYouLike
AdYouLike, recentemente acquistata da OpenWeb, è una piattaforma di Native Advertising fortemente innovativa, che offre un’ampia gamma di formati per creare annunci personalizzati, inclusi quelli “arricchiti” con strumenti di realtà virtuale ed aumentata. Il suo slogan è: “Il Native Advertising è l’unico modo per catturare l’attenzione degli utenti in maniera non intrusiva e dirompente”.
Mgid
Mgid è una delle prime piattaforme di Native Advertising al mondo. In particolare, supporta gli editori nel processo di monetizzare degli annunci pubblicitari e di gestione dell’audience, favorendo le performance complessive e migliorando la Brand Awareness dei suoi clienti. È importante segnalare che Mgid è stata la prima piattaforma ad introdurre un servizio di Content Discovery (“Potrebbe piacerti anche…” “Potresti esserti perso…”, etc.) tramite widget nativo.